Un cortometraggio sui giovani e la pandemia chiude il progetto “Nel cuore dell’arcobaleno” dell’associazione Allegrino

Hanno trasformato in un cortometraggio l’angoscia per la pandemia, il senso di smarrimento per il primo lockdown e la paura di uscire di casa dopo la fine della quarantena. I protagonisti del breve film dal titolo “Da soli al sole” sono gli studenti delle classi III, IV e V B e della V A del liceo classico “G.B. Vico” di Chieti che hanno presentato la loro produzione all’auditorium Petruzzi di Pescara, in occasione dell’evento finale del progetto sociale “Nel cuore dell’Arcobaleno – Salute e benessere oltre la pandemia” che l’associazione “Domenico Allegrino” odv di Pescara ha attuato come capofila grazie al finanziamento stanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e dalla Regione Abruzzo nell’ambito del bando destinato al Terzo Settore. Il cortometraggio è stato realizzato con il supporto del regista ortonese Antonio Tucci, che ha tenuto una serie di lezioni sulle tecniche cinematografiche e li ha affiancati nella scrittura del soggetto e della sceneggiatura.

Gli studenti del cortometraggio con Tucci e Luca Donzelli dell’associazione Allegrino

“Gli studenti coinvolti nel progetto hanno partecipato inizialmente ad alcuni incontri a scuola sui temi del volontariato e delle dipendenze da alcol e da droghe e sul disagio psicologico causato dalla pandemia – spiega Antonella Allegrino, fondatrice dell’associazione – In seguito si sono confrontati sulla condizione vissuta durante i lockdown. Sono state scelte le storie più significative. Quella di Vittoria, che è stata costretta a rinunciare alla sua passione per la danza e si è isolata perdendo l’unico contatto con gli altri; di Mattia, che ha sentito le mura di casa come una prigione e, infine, quella di Renato che ha sofferto in solitudine per la morte del nonno. Nel corto, i tre ragazzi affrontano il disagio psicologico rivolgendosi a un centro di ascolto istituto a scuola e, frequentandolo, diventano amici. È un messaggio di speranza che apre nuovi orizzonti dopo il buio del Covid”.

“Nel cortometraggio appare in maniera evidente che i giovani chiedono aiuto alle istituzioni – aggiunge Tucci – La scuola è centrale perché è il luogo delle relazioni, fa da tramite e mette insieme. La didattica a distanza ha fatto capire agli studenti quanto essa sia importante nella loro esistenza. Il contatto diretto con i docenti nell’ambiente scuola è stato per loro il ritorno a una vita normale”.

Alla manifestazione all’Auditorium Petruzzi, oltre agli studenti del liceo “G.B. Vico”, hanno partecipato partner e collaboratori del progetto, docenti e alunni dell’Istituto comprensivo “1” e del liceo MiBe di Pescara, dell’Istituto comprensivo “G. Galilei” di San Giovanni Teatino (Chieti) e over 65 che hanno preso parte a molte attività insieme ai minori. I risultati delle azioni realizzate a favore delle due categorie, che nei vari lockdown hanno modificato maggiormente gli stili di vita affrontando spesso condizioni di isolamento, sconforto e solitudine, sono stati illustrati da Antonella Allegrino nel corso dell’evento. Gli studenti, dopo aver partecipato incontri sul tema del volontariato e delle dipendenze da droga e alcol e sul disagio psicologico causato dalla pandemia, hanno realizzato contributi artistici. I giovani del MiBe hanno prodotto una scenografia dipinta con decorazioni floreali e due video; i ragazzi del Vico hanno elaborato pensieri e riflessioni e realizzato il cortometraggio; gli alunni degli istituti comprensivi hanno realizzato disegni di fantasia. Tutti i lavori sono stati esposti nel corso di altre attività dedicate a 120 over 65 e 160 minori. I primi hanno potuto partecipare ad alcune giornate della salute che si sono svolte a Pescara, Chieti e Francavilla con un check up medico completo e gratuito, a laboratori dedicati all’allenamento mentale e fisico e hanno raccontato se stessi in due incontri finalizzati ad analizzare l’aspetto psicologico e le solitudini. Anche i minori hanno potuto usufruire di controlli medici gratuiti e test sugli effetti psicologici che si sono svolti a Pescara, Chieti e San Giovanni Teatino.  Il progetto ha previsto anche un’attività rivolta a 40 famiglie disagiate dei territori di Pescara e Chieti, alle quali sono stati consegnati pacchi contenenti farmaci da banco e alimenti”.

Testimonial del progetto è stato l’attore illusionista Oscar Strizzi, protagonista al Petruzzi di un suggestivo spettacolo di ombre cinesi.

Il progetto “Nel cuore dell’Arcobaleno” è stato ideato e coordinato dall’Associazione “Domenico Allegrino” odv di Pescara (capofila) che ha avuto come partner le Associazioni Meridiani Paralleli di Chieti, le Avis comunali di Chieti e Francavilla, il CIF comunale di Chieti, l’Associazione Protezione Civile di San Giovanni Teatino (Chieti). Hanno collaborato l’Istituto Comprensivo Pescara 1, il Convitto nazionale “G.B. Vico” liceo classico di Chieti, l’Istituto Comprensivo statale “G. Galilei” di San Giovanni Teatino, il liceo artistico, musicale, coreutico Misticoni-Bellisario (MiBe) di Pescara, l’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII  di Chieti, l’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di San Giovanni Teatino. Agli incontri nelle scuole hanno preso parte anche giovani del Servizio Civile Universale, rappresentanti degli Alcolisti Anonimi, ufficiali della Polizia Municipale di Pescara e medici dell’Unità di Farmatossicologia della Asl pescarese.

Il progetto è finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e dalla Regione Abruzzo; finanziamento di iniziative e progetti di rilevanza regionale promossi da organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale per la realizzazione di attività di interesse generale di cui all’art. 5 del Codice del Terzo Settore. Risorse AdP anno 2020 e risorse aggiuntive 2020. Determina Dirigenziale n. DPG022/56 del 10.03.2021 di approvazione dell’Avviso. Determina di approvazione esiti n. DPG022/190 del 30/08/2021 

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