I 50 anni dei Bronzi di Riace, mistero e fascino

Si celebra oggi, 16 agosto, il 50esimo anniversario del ritrovamento dei Bronzi di Riace in Calabria.

Foto tratta dalla pagina Facebook del Museo Archeologico Nazionale Reggio Calabria

“Era il 16 agosto del 1972 quando il fotografo romano Stefano Mariottini, a circa 200 metri dalla costa di Riace, in Calabria, trovò il Bronzo A e il Bronzo B, il giovane e il vecchio: inseparabili eppure diversi, due uomini completamente nudi che dovevano essere armati di scudo, lancia ed elmo – ricorda Rosanna Trovato Presidente Archeoclub D’Italia Area Integrata dello Stretto – Esemplari unici al mondo in bronzo, gli “eroi venuti dal mare” sono considerati tra le testimonianze più significative dell’arte greca classica e la loro grandezza sta soprattutto nella perfezione con cui i corpi sono stati riprodotti. I Bronzi di Riace ormai sono il simbolo della città di Reggio Calabria. Dal 2013 sono esposti nel MArRC Museo Archeologico di Reggio Calabria e senza dubbio hanno dato nuova vita alla struttura museale. La consapevolezza del grande valore storico e artistico è sicuramente molto grande. I Bronzi, statue dalla disarmante bellezza, sono mistero e fascino, e da sempre richiamo di visitatori provenienti da tutto il mondo che restano stupiti davanti a tanta meraviglia”.

“A Porto Forticchio di Riace Marina, la mattina del 16 agosto 1972 il sub Stefano Mariottini, avvista a 300 metri dalla costa e a 8 metri di profondità, i Bronzi di Riace – si legge sulla pagina Facebook del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria. Il 21 agosto è recuperato il “Bronzo B”, il 22 il “Bronzo A”, successivamente rinominati “il vecchio” e il “giovane”. Alte rispettivamente 1,98 e 1,97 m, le due statue hanno un peso di 160 kg, dagli originari 400 kg del ritrovamento, in virtù della rimozione della terra di fusione. Costruite attorno alla metà V secolo a.C. da un unico Maestro le le due state, come dimostra la terra di fusione, sono originarie di Argo e presentano stilemi tipici del Peloponneso. Divinità o guerrieri: la loro identificazione è oggi un mistero”.

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*