Spreco alimentare, allo studio una app per ridurlo

Una app per contrastare lo spreco alimentare e l’esclusione sociale, monitorando i chilogrammi di cibo salvati e distribuiti. E’ il progetto sviluppato dall’associazione no profit Recup, che recupera il cibo dai mercati stradali di Milano e lo ridistribuisce alla comunità, e del suo partner digitale, la software house italiana WWG.

Il dato di partenza è questo: “ogni italiano spreca 65 kg di cibo l’anno, 7 kg sopra la media europea di 58 kg” (studio di Fondazione Barilla), e “se lo spreco alimentare fosse un Paese sarebbe responsabile tra l’8 e il 10% delle emissioni a livello globale, al terzo posto dopo Stati Uniti e Cina e occuperebbe un’area pari alla superficie di quest’ultima” (indagine Ispra). E visto che “lo spreco alimentare in Italia vale circa 10 miliardi di euro, ovvero quasi 5 euro a famiglia alla settimana” (Fondazione Barilla), contrastarlo significa apportare un importante beneficio in termini ambientali ed economici, 

Grazie al sistema di recupero del cibo, che viene diviso tra commestibile e non e infine ridistribuito, lo scorso anno l`associazione Recup (che conta più di 230 volontari) “ha salvato 25 tonnellate di cibo edibile che hanno permesso di aiutare quasi cinquemila famiglie nel contesto del progetto coordinato dalla Food Policy del Comune ‘Milano aiuta’”.

“Siamo dell’idea che ciò che perde valore economico, può ritrovare valore sociale” ha affermato il presidente dell’Associazione a promozione sociale Recup, Alberto Piccardo, ricordando che “nel 2015 abbiamo iniziato con un recupero di una tonnellata di cibo in un anno, per arrivare al 2019 con un recupero di 47 tonnellate”.

“Il progetto è nato con l’intenzione di promuovere la partecipazione e la solidarietà attiva attraverso azioni correlate alle pratiche del recupero e della redistribuzione di cibo, in combinazione con la promozione di un consumo più etico e sostenibile” ha continuato Piccardo, sottolineando che “in pochi anni di attività siamo riusciti a creare una vera e propria comunità, dando vita a un contatto interculturale e intergenerazionale che prima mancava”. “Al momento – ha concluso il presidente di Recup – è attiva anche ‘Recup+’ una campagna crowdfunding per creare una rete sinergica sul territorio per salvare un quantitativo sempre maggiore di prodotti ortofrutticoli”.

“La collaborazione con Recup ha come obiettivo quello di fornire supporto nella creazione di un software gestionale per l`organizzazione dei dati interni” ha dichiarato il ceo di WWG, Mohamed Deramchi, spiegando che “attraverso l’app sarà più semplice mappare i mercati di Milano e periferia e gestire in maniera efficace le attività dei volontari sul territorio, e inoltre, l’attività di data analysis permetterà di analizzare e monitorare i chili di cibo salvati e distribuiti”

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