‘Economy of Francesco’ di Assisi presentato a Pescara da Aipec, Diocesi e Allegrino

Un’economia fondata sull’uomo e sull’ambiente, inclusiva, sostenibile, aperta a soluzioni creative che  entrino nelle culture dei popoli. L’hanno auspicata relatori e partecipanti al convegno “The Economy of Francesco: i giovani, un patto, il futuro”, che s’è tenuto nella biblioteca diocesana “Carlo Maria Martini” di Pescara su iniziativa dei referenti abruzzesi dell’Economia di Comunione del Movimento dei Focolari, dell’Aipec, della onlus “Domenico Allegrino”, di ErgaOmnes, di EcoOne e dell’Arcidiocesi Pescara-Penne.

Il dibattito è stato organizzato in vista dell’incontro internazionale tra giovani, studiosi e operatori dell’economia convocati da Papa Francesco dal 19 al 21 novembre ad Assisi (Perugia).

Il nome dell’evento ha un chiaro riferimento al santo, esempio per eccellenza della cura degli ultimi e di una ecologia integrale, ma rimanda anche a Francesco, che fin dall’”Evangelii Gaudium” e poi nella “Laudato si” ha denunciato lo stato patologico di tanta parte dell’economia mondiale invitando a mettere in atto un modello nuovo. “L’associazione che ho fondato è stata la risposta al senso di responsabilità sociale di impresa che ho avvertito dal 2004 e che mi ha portata a prendermi cura degli altri per restituire quanto realizzato  – ha spiegato l’imprenditrice Antonella Allegrino (nostro editore e direttore), presidente della onlus Allegrino e moderatrice dell’incontro – Ci siamo riuniti a Pescara per promuovere un momento utile di riflessione e partecipazione a quel cambiamento di cui Papa Francesco s’è fatto promotore e che vede al centro l’uomo e la salvaguardia dell’ambiente”.

L’incontro di Assisi rappresenterà un’occasione per delineare scenari futuri che rispondano ai bisogni di popoli e nazioni, come ha sottolineato nel suo intervento monsignor Tommaso Valentinetti, arcivescovo di Pescara-Penne (nella foto a fianco è a destra della Allegrino):

“L’iniziativa nasce da una riflessione che il Papa sta portando avanti e che ha trovato il suo punto principale nella pubblicazione dell’enciclica sociale ‘Laudato si’ dove il Pontefice parla di ecologia integrale, che non significa solo schierarsi a difesa dell’ambiente ma anche cambiare i tasselli fondamentali della convivenza civile e umana perché stiamo arrivando a un punto di non ritorno – ha detto Vaentinetti – Non soltanto perché l’ambiente è depredato e degradato, ma per la struttura economica e finanziaria che oggi vige nel mondo e che chiede una capacità di reinventarsi. Papa Francesco invita tremila giovani imprenditori ad Assisi per cercare di ipotizzare realtà diverse, attraverso gruppi di riflessione e lavoro. E’ un’iniziativa opportuna e profetica dalla quale ci aspettiamo molto”.

Scrivere una nuova pagina dell’economia globale sarà, dunque, la parola d’ordine dell’evento di Assisi che richiama, nel titolo, sia Papa Francesco sia il grande santo patrono d’Italia.

“L’economia francescana è il fondamento di tutte le teorie economiche esistenti nel mondo – ha spiegato Fabio Reali (nella foto a destra, durante il suo intervento), consigliere dell’Associazione italiana imprenditori per un’Economia di Comunione (Aipec) e Phd all’Istituto universitario Sophia di Loppiano (Firenze) – Da San Francesco, che ha scelto Madonna Povertà, nasce l’economia che abbiamo oggi. I francescani guardarono al capitale e al denaro in analogia con l’acqua, che è umile e preziosa quando è acqua corrente, ma che, se ristagna, imputridisce e puzza. Quindi, il capitale è come l’acqua, deve circolare per produrre sviluppo per tutti e non solo per pochi. Oggi, invece, c’è una forte concentrazione di ricchezza nelle mani di pochi. Questa economia uccide, ha detto Papa Francesco, e quindi l’evento di Assisi è fondamentale perché attraverso i giovani (e quello su cui stiamo riflettendo anche qui a Pescara) dobbiamo promuovere un cambiamento nell’economia”. 

II Manifesto di Assisi è stato al centro dell’intervento di Domenico Sturabotti, di Symbola Fondazione delle Qualità italiane (primo a destra nella foto a fianco), che ha sottolineato i motivi all’origine del documento.

“Circa sei mesi fa, moltissimi imprenditori si sono riuniti per costituire una piattaforma di ragionamento con l’obiettivo di dare risposte al mondo dell’impresa attraverso un racconto diverso del Paese, fondato sulla fiducia, sul coraggio e sul mettere in campo strategie nuove che abbiano al centro l’uomo e l’ambiente – ha detto Sturabotti – Il primo aspetto del Manifesto è che stimola le persone ad agire con fiducia e coraggio. Il secondo tema è quello della transizione poiché auspichiamo un mutamento, ma questo è un processo che richiede tempo. Bisogna indicare la via, il percorso, le chiavi di accesso e non gli obiettivi poiché, attualmente, non esiste alcuna ricetta economica per la transizione. L’ultimo aspetto è che questo processo non deve lasciare indietro nessuno. La transizione ha dei costi perché ci saranno persone che ne trarranno beneficio e altre, invece, che verranno danneggiate dal cambiamento. E’ necessario attuare delle politiche che aiutino queste ultime a fare un salto importante in quella direzione.”

Ha portato la sua testimonianza al convegno anche Andrea Conte, di “EcoOne”, rete internazionale di esperti e professionisti nelle scienze ambientali, che sarà tra i tremila giovani invitati dal Papa alla manifestazione di Assisi. “La perdita delle relazioni con la natura ha causato la crisi ambientale che stiamo vivendo – ha affermato – Le eventuali soluzioni potrebbero essere di regredire e rinunciare alle nostre comodità o di affidarci completamente alla tecnologia. Ma c’è una terza via ed è quella della creatività ecosostenibile. Alcuni ingegneri italiani, dopo aver studiato come gli insetti raccolgono acqua nel deserto, hanno realizzato in Etiopia il progetto ‘Warka Water’, che consente di raccogliere, condensare e distribuire 100 litri al giorno di acqua potabile sotto un torre costruita ispirandosi a un albero di fico, che nella tradizione etiope è simbolo di fecondità e generosità. E’ un sistema che aggrega ed entra nelle cultura delle popolazioni. Questa è creatività ecosostenibile”.

Al convegno hanno partecipato anche Mirella Sansiviero (nella foto qui a fianco, a sinistra di Masci), referente Aipec Abruzzo, che ha illustrato il progetto “Sycamore Erasmus + Azione KA2”,  Federico Fioriti di Innovavalley, rete per l’innovazione tecnologica e sociale e Pasquale Elia dell’Associazione Erga Omnes, che s’interessa, in particolare, di cittadinanza attiva e impegno nel sociale di studenti universitari e professionisti. Ha portato il suo saluto il sindaco di Pescara, Carlo Masci (nella foto d’apertura, durante il suo intervento, e nell’ultima in platea).

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