Alberghiero Pescara, inaugurata la Casa del Gusto

Cucina, tavola, uno spazio per il computer e tutto ciò che caratterizza una casa. Lo spazio è stato creato all’interno del complesso scolastico dell’Istituto Alberghiero Ipssar ‘De Cecco’ di Pescara con lo scopo di essere un laboratorio esperienziale per gli studenti speciali, che saranno assistiti dai compagni di scuola nel ruolo di tutor. La “Casa del gusto” rappresenta un progetto di inclusione e di cooperazione, valore che è alla base del sistema scuola. Ad inaugurarla la dirigente dell’Istituto Alberghiero Ipssar ‘De Cecco’ di Pescara Alessandra Di Pietro alla presenza, tra gli altri, della Dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale – Ambito Chieti-Pescara Maristella Fortunato, con la responsabile Daniela Puglisi, del Direttore dell’Unità Operativa Complessa del Reparto di Neuropsichiatria infantile dell’Ospedale civile di Pescara Renato Cerbo, di Casto Di Bonaventura Presidente del Centro Servizi per il Volontariato, Raffaella Papagno per l’Associazione DiversUguali, il Dirigente Amministrativo Antonio Valiante, che ha curato l’allestimento dell’appartamento, e le docenti Renata Di Iorio e Pina Di Marco, referenti del progetto di sostegno.

“Abbiamo voluto ricostruire a scuola un ambiente naturale ed emozionale in cui dare significato all’esperienza, un ambiente costituito da elementi riconoscibili, riconosciuti e concreti per stabilire progetti educativi immersi nella realtà quotidiana– ha spiegato la dirigente Di Pietro – L’azione didattica viene svolta in un’ottica fortemente inclusiva ricorrendo alla strategia del tutoring, creando una forma di relazione one-to-one in cui il compagno più esperto affianca lo studente con funzioni di facilitazione e di supporto emotivo e cognitivo. Si tratta di una strategia educativa volta ad attivare un passaggio ‘spontaneo’ di conoscenze, esperienze, emozioni in una situazione accogliente e funzionale che ripropone il calore dell’ambiente domestico. All’interno della ‘Casa del Gusto’ si promuove l’autonomia dello studente in attività che comprendono la cura del sé, dunque imparare a vestirsi, allacciarsi le scarpe, lavarsi i denti, usare le posate; la Produttività e cioè sistemare le proprie cose, rifarsi il letto, ripiegarsi gli abiti e sistemarli nei cassetti e nell’armadio, ordinare gli stipi della cucina, stendere i panni, ordinare la spesa, sistemare gli alimenti nel frigo, prepararsi lo zaino; il Tempo Libero. Vogliamo dunque esprimere l’idea di una casa ‘familiare’ e dare alla parola ‘gusto’ un significato diverso, che non è il semplice piacere del cibo o del palato, ma il gusto diventa una filosofia, la capacità di comprendere e apprezzare la bellezza che è in ciascuno di noi, visto che ognuno è eccezionale, diverso, unico”.

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