Abuso di droghe e alcol tra gli adolescenti: è emergenza

Il consumo e l’abuso di alcol fra i giovani e gli adolescenti in Italia e all’estero è un fenomeno preoccupante e in continua crescita. Oggi è sempre più diffusa la nuova tendenza del“binge-drinking”, che consiste nell’assunzione periodica e in breve tempo di una quantità smodata di alcol fino all’ubriacatura. Il fenomeno può causare danni molto gravi alla salute ed è diffuso soprattutto nei giovani tra gli 11 e 24 anni. Le conseguenze che ne derivano sono in termini di  rischi anche per incidenti stradali  e aumentata violenza nei confronti di partner.

Altre nuove tendenza sono il drelfie, che consiste nel farsi fotografare ubriachi nelle peggiori condizioni, tecnica basata sul selfie addiction del mondo social, il fenomeno del pub crawl e cioè bere una quantità elevata di alcolici in una sola serata e l’eyeballing, cioè bere l’ alcol mediante gli occhi, che può causare danni permanenti alla retina oculare e cecità.

La funzione del “bere” è associata alla ricerca di una nuova identità sia personale sia sociale. Il numero di giovani che cerca lo sballo ricorrendo ad un mix di alcol, sostanze dopanti, droghe leggere e poi  pesanti come eroina e cocaina, è sempre più elevato e pericoloso.

Manca la consapevolezza del rischio

Dai dati dell’Osservatorio Adolescenti del Telefono Azzurro e DoxaKids, emerge che un numero elevato di ragazzi ha ammesso di usare droghe senza distinguerle tra leggere e pesanti. Il dato sembra sottostimato di molto, poiché più  della metà dei giovani ha detto di conoscere almeno una persona che fa frequentemente uso di droghe. I ragazzi che vengono a contatto con queste sostanze spesso non sono consapevoli del rischio connesso ai danni che provocano e anche le figure adulte di riferimento possono sottovalutare il fenomeno.

Lo sballo da farmaci e il poliabuso

A questo quadro si aggiunge l’utilizzo di farmaci per creare lo sballo. Vengono assunte droghe derivate da farmaci come il Fentanyl, un oppiaceo di sintesi, spesso utilizzato come sostituto economico dell’eroina e per tagliare le partite di altri stupefacenti, incrementandone così la pericolosità. Tuttavia, in Italia, la droga illecita più comunemente usata dalla popolazione generale è la cannabis. 

Sempre più diffuso tra gli adolescenti è il fenomeno del poli-abuso, cioè  la  tendenza all’uso di più droghe e di alcol nella stessa serata. I “poliassuntori” spesso sono più anziani dei consumatori abituali di alcol e hanno alle loro spalle una storia di disagio psicologico, insuccessi scolastici, e  hanno fatto abuso di droghe tra pari.

“Mi sballo perché…”

In tutti i pazienti che fanno uso di sostanze è stata rilevata una marcata ansia da prestazione, permalosità esagerata, insieme a vissuti di vergogna, mortificazione e umiliazione, legati anche ad aspettative, proprie e dell’ambiente circostante. 

Per quanto riguarda la motivazione dei ragazzi sull’utilizzo degli stupefacenti e delle bevande alcoliche, c’è quella di sentirsi a proprio agio in una serata tra coetanei e provare una sensazione di piacere, per rilassarsi, per noia  e per non sentirsi diversi dagli amici, senza barriere e inibizioni verbali e fisiche. Spesso cannabis, sostanze psicoattive e alcol sono uno strumento per combattere la paura e l’ansia del presente e del futuro.

Alcol, droghe e Covid

Il consumo di alcol aumenta il rischio di infezione da COVID-19, poiché l’alcol colpisce il sistema immunitario e, in particolare, i linfociti B e T. Esso rappresenta un fattore di rischio per sviluppare la polmonite, perché  attraverso il suo meccanismo d’azione riduce il tono orofaringeo e altera la funzione di macrofagi alveolari. Il consumo dannoso di alcol aumenta il rischio di  sviluppare la sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS), una delle complicanze più gravi del COVID-19.

L’alcol ha degli effetti a breve e a lungo termine su  tutti gli organi del corpo. I rischi di danni alla salute aumentano all’aumentare del numero di bevande alcoliche consumate.

Inoltre l’alcol è responsabile di cirrosi epatica, causa cancro, altera il pensiero ed il comportamento,  aumenta gli episodi di violenza interpersonale e gli abusi, il rischio di incidenti stradali e di suicidio. I danni causati dall’alcol comportano, a lungo andare, anche problematiche gastrointestinali, alterazioni della funzionalità polmonare, disfunzione erettile e infertilità.

Oltre all’alcol, anche alte dosi di oppioidi causano seri danni  polmonari. Ad esempio la metamfetamina, restringendo i vasi sanguigni,  può contribuire all’ipertensione e a causare un danno a livello dei polmoni.

Nella gravissima emergenza sanitaria che il nostro Paese sta vivendo le regole di confinamento domiciliare imposte dalle autorità hanno determinato un calo dello spaccio degli stupefacenti su strada. L’allarme per l’epidemia da COVID-19 ha  incrementato la crescente domanda di droghe come ad esempio la cocaina, l’hashish o l’eroina attraverso il web, in questo modo i consumatori abituali cercano prodotti da consumare in solitudine. 

L’importanza della prevenzione

Porre rimedio all’uso di droga non è facile e la prevenzione mira a far comprendere i rischi a breve e lungo termine per la salute, l’integrità mentale e per il futuro.

Una parte essenziale di queste campagne è svolta dai mass media e dalle famiglie, ma sarebbe auspicabile che partecipassero tutte le istituzioni e anche i medici di base. Ciò ridurrebbe la spesa sanitaria, contribuendo alla diminuzione dei ricoveri in ospedale e alla mortalità da dipendenze di droghe e alcol.

È  quindi essenziale attuare una campagna di informazione più efficace in grado di sensibilizzare la popolazione sulle conseguenze e i rischi derivanti dall’abuso di sostanze stupefacenti ed alcool.

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